È la prima volta che recensisco una raccolta di racconti e credo che i racconti siano molto più semplici da scrivere che da recensire.
Personalmente quando scrivo un racconto tutto quello che ho da dire si concentra in un ‘unica storia e non si disperde, mentre nel recensirlo mi trovo di fronte alla diversità, talvolta anche stilistica, delle vicende e delle tematiche, ed è difficile ricondurle ad una.
Musica per organi caldi venne pubblicato per la prima volta nel 1983 negli Stati Uniti dalla Black Sparrow Press. L’edizione italiana è curata dalla Feltrinelli.
Lo stile dei racconti è unico: diretto, umano, semplice, profondo, quello che è lo stile di Bukowski, che io definirei geniale. Ovviamente la scrittura si adatta alle vicende, passando da un registro più crudo a un registro più malinconico, a seconda di ciò che ci racconta.
Lo stile dei racconti è unico: diretto, umano, semplice, profondo, quello che è lo stile di Bukowski, che io definirei geniale. Ovviamente la scrittura si adatta alle vicende, passando da un registro più crudo a un registro più malinconico, a seconda di ciò che ci racconta.
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Frasi che mi hanno colpita:
"Solo le persone noiose si annoiano, devono mettersi continuamente alla prova per sentirsi vive"
"Non sono mai stato tagliato per la società: Il genere umano mi sconforta. Non sento il desiderio di adeguarmi..." (Charles Bukowski- Musica per organi caldi)
"La vita è dolce se glielo concedi"
“L’abilità sta nell’ esprimere concetti profondi in modo semplice”.
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